domenica 28 settembre 2008

In cerca di equilibrio

Si lo sto ancora cercando. Sembra assurdo ma questa destabilizzazione (esisterà come parola?) spazio-temporale ha provocato una sorta di smarrimento nel mio cervellino. Non riesco ad ottimizzare il tempo ma sono sulla buona strada per farlo :)
Domani si va a Genova e si prospetta una bella giornata: arrivo in mattinata, giretto in centro con una mia amica, pranzo con lei ed un'altra amica e poi tutti a ricevimento per la tesi. Dovrei anche essere a casa sul presto. Quindi non mi lamento.
Sono nel bel mezzo del cambio degli armadi ma anche qui non mi posso lamentare. L'armadio è fatto,mancano i cassetti ma non è una cosa lunga.
Ricontrollino alla pagina di tesi scritta e poi vai di stampa.
Dimenticavo...venerdì ho un colloqui per un lavoro. Purtroppo la Casa Bianca non mi ha ancora fatto sapere,quindi per ora non tenterò ancora di salvare il mondo. Dovrò limitarmi a fare la commessa/cassiera. Sempre che mi prendano...

martedì 23 settembre 2008

Giornata storta mode on

Se ti bocciano ad un esame e scartano il tuo curriculum per un lavoro non può essere che definita così questa giornata. Domani è un altro giorno e si vedrà

giovedì 18 settembre 2008

Mattinata intensa

Questa mattina le mie mani su questa tastiera si sono date decisamente da fare. Ho mandato domande in giro corredate del mio delizioso cv. Speriamo che qualcuno risponda. Non posso stare sei mesi a guardare il soffitto...essendo una persona che non riesce a stare ferma potrebbe equivalere ad un suicidio! Oggi porto altre tre domande "di persona" e vediamo che cosa succede. Sono fortunata a poter dire che non sono obbligata a lavorare per mantenermi ma non mi va neanche di fare la sanguisuga a casa senza far nulla.
Una di queste domande potrebbe essere quella buona ma c'è un piccolo dilemma esistenziale...In questo grande supermercato cercano con contratto weekend. Una mia amica mi ha spiegato che significa: generalmente si lavora uno/due giorni nel weekend (come dice il nome stesso del contratto) più i vari festivi.
Sto analizzando i cosidetti pro e contro. Ora se lavorassi solo al weekend avrei tutta la settimana libera praticamente tutti i giorni: ergo posso andare a nuoto, scrivere la tesi, andare a Genova a farmela correggere, fare il mio corso di spagnolo. E questo è sicuramente un vantaggio.
Lo svantaggio è che i giorni in cui tutti si riposano io invece dovrei lavorare compresi i cosidetti festivi. Quindi a Capodanno potrei finire a lavorare, così come tutte le altre feste che vi vengono in mente. Rischio di non poter più andare a vedere la partita, a meno che uno non possa scegliere di lavorare il venerdì o il sabato piuttosto che la domenica.
Insomma è un bel dilemma...Intanto porto la domanda e poi vedrò che fare...

martedì 16 settembre 2008

Piccole stranezze quotidiane

E' così strano avere tanto tempo libero. Non dover più correre per fare le cose, avere l'ansia di non arrivare tardi a lezione, di perdere l'autobus o di sbagliare l'aula.
E' strano addirittura essere a casa di questa stagione e pensare che i mesi che solitamente erano impegnati con l'università, adesso li trascorrerò a casa.
I pochi impegni "pressanti" sono scrivere la tesi e trovare un lavoretto. Fine.
In mezzo ci vorrei infilare un corso di spagnolo(visto che ho tempo vorrei metterlo a frutto per imparare un'altra lingua utile) e un pò di nuoto libero( senza l'acqua potrei morire!).
Ho tempo di leggere, scrivere e cazzeggiare. Incredibile!

domenica 7 settembre 2008

Impegni pressanti

Cari amici
mi dileguo per una settimana causa impegni universitari. Pensatemi,incrociate le dita per me, insomma qualsiasi rito propiziatorio che mi porti bene è gradito.
A presto!!!!
See you. Take care!

martedì 2 settembre 2008

Uomo della pace di dio


Ecco cosa significa il titolo in lingua marathi.Questo è un romanzo straordinario, da leggere e gustare per capire che a volte il corso della propria vita è guidato da un destino sconosciuto a cui spesso non ci si può ribellare.
L'unica possibilità è di abbandonarsi ad esso,senza riserve nè paure.
E' quello che fa l'autore del libro, Gregory David Roberts.
Nato in Australia nel 1952 dopo aver militato nel movimento studentesco universitario, Roberts diventa un eroinomane e un rapinatore, specializzato in rapine a mano armata. Viene arrestato e condannato a 23 anni di reclusione; nonostante la pena sarà poi ridotta in appello, l'uomo decide di evadere insieme ad un compagno. Dopo un breve periodo in Nuova Zelanda, Roberts arriva per caso a Bombay. E' amore a prima vista con la città, i suoi abitanti, la sua lingua. Insomma con l'India in generale.
Qui l'uomo vive in uno slum in cui mette a disposizione le conoscenze di primo soccorso che aveva acquisito prestando assistenza ad altri tossicodipendenti. Capisce così la vera anima di un popolo allegro e gentile, che identifica con il sorriso luminoso del suo amico Pradu. Infine grazie ai contatti con la mafia di Bombay farà anche il trafficante di valute e passaporti, entrando in contatto con l'uomo che sarà il suo protettore ed il suo mentore.
Il libro è popolato da personaggi curiosi e vitali,come l'affascinante e misteriosa Karla,grande amore dell'uomo, il francese omosessuale Didier, il gunda Abdullah, la maitreisse Madame Zou.
Ma la vera protagonista di tutto il romanzo,nonostante sia la narrazione della vita dell'autore, è l'India stessa: un paese aperto, vitale,misterioso,tollerante, di tradizioni radicate, con un popolo franco e di cuore.