lunedì 17 settembre 2007

piccola comunicazione di servizio

Approfittando dell'ospitalità di Feowyn, i miei racconti verranno pubblicati sul suo blog...
A presto

La strega

Vi do il benvenuto cari amici. Questo blog nasce per presentare i miei racconti e per poter dare libero sfogo alla mia fantasia. Qualcuno di voi mi conosce come Galadriel,qualcuno come Feowyn. Qui loro non esistono. Esiste solo Isabel.

Per iniziare un mio vecchio scritto intitolato la strega. Enjoy


"Nel vecchio villaggio di Nortum le cose non erano più le stesse da quando Lei era arrivata. Gli abitanti avevano smesso di parlare sul sagrato della chiesa dopo la funzione domenicale. Il fabbro aveva chiuso la porta della bottega che dava sulla strada principale. Riceveva solo i clienti all’interno, con le finestre ben sbarrate. La vecchia sarta aveva smesso di cucire chiacchierando con la fioraia, sua vicina di casa e di bottega. Ora si salutavano a stento senza guardarsi negli occhi. La locanda era quasi sempre deserta. Le grandi baldorie notturne,famose in tutta la contea era cessate. La notte non veniva più scaldata dall’alito di birra dei suoi clienti, dal canto gioioso delle compagnie di artisti così frequenti da quelle parti. Solo il silenzio e la luna non si nascondevano alla notte.

Il fornaio si guardava intorno sospettoso tutte le mattine quando usciva di casa per iniziare il suo lavoro. Inoltre era stato proprio lui ad averla vista per la prima volta proprio davanti alla porta del suo negozio. L’aveva scambiata per una mendicante. Le aveva offerto il suo aiuto ma quando gli occhi di lei si posarono su di lui, il sangue gli si gelò nelle vene e un urlo agghiacciante straziò la notte. Tutti accorsero e lo trovarono per terra,tremante. Farfugliava parole senza senso. “E’ qui…la nostra vita è finita…è qui…il suo sguardo si è posato sul nostro villaggio…è qui…”

“Chi è qui? Cosa hai visto?” gli chiese il sindaco. Ma il povero panettiere ripeteva solo “E’ qui…è qui…”.

Per un paio di settimane non accadde nulla e tutti si dimenticarono dell’accaduto,tranne il povero panettiere. Poi però una sera fu proprio il sindaco che se la ritrovò davanti. Nella poltrona di fianco alla sua nel suo studio. Il pover uomo non aveva voluto credere alle parole del fornaio. Si diceva che amasse un po’ troppo la bottiglia. Eppure lui non aveva bevuto quella sera.

Era avvolta in un mantello nero, da cui spuntavano due mani bianche come la porcellana. Due occhi scintillanti lo fissavano.

“Che cosa vuoi da noi?”

Una risata beffarda. Nulla più. Il sindaco si fiondò verso la porta ma era chiusa a chiave. Era certo di non averla chiusa, non lo faceva mai. Si voltò ma lei era sparita.

Nessuno dormì più sonni tranquilli. E in breve tempo tutti si sentirono più deboli,stanchi e spossati.

Passarono mesi e la situazione andò pian piano peggiorando. Il villaggio, una volte ricco e fiorente, era decaduto; gli alberi rinsecchirono, perdendo tutte le foglie che non crebbero più, i campi non diedero più frutti, le galline non deposero più uova.

Una notte di luna piena arrivarono alle porte delle contea due stranieri. Erano un potente mago ed il suo giovane e promettente apprendista.

“Maestro, possiamo finalmente riposarci.”

“No Valiant. Dobbiamo tornare indietro. Questo posto trasuda malvagità.”

“Non capisco mio signore.”

Il mago non disse nulla e condusse il giovane apprendista ai piedi della collina più alta, ad ovest del villaggio. Un enorme quercia solitaria si ergeva dalla collina estendendo la sua ombra sulla vallata.

“Che cosa vedi?”

“Una quercia”

“Questo è vero ma osserva con più attenzione”

Il giovane obbedì ed effettivamente ai piedi dell’albero stava una donna dai lunghi capelli corvini che li osservava con un leggero sorriso. Una mano era appoggiata al tronco dell’albero e nell’altra aveva un lungo bastone con in cima una perla nera.

“Vedo una donna maestro. Ci guarda da sotto la quercia”

“Quella non è una donna, Valiant. È una strega. Una giovane strega che ha appena finito il suo apprendistato. Deve alimentare i suoi poteri prima di poter iniziare a compiere le sue opere malvagie.”

“E cosa sta facendo? Perché si trova qui?”

“Una strega vive con la paura degli esseri umani. Ecco perché è qui. La sua sola presenza ha scatenato il terrore di questo villaggio. Non ha compiuto nessun incantesimo. Si sta solo preparando.”

“E cosa accadrà quando sarà pronta?”

“Quando avrà assorbito tutta la paura di questa gente, il villaggio scomparirà nel nulla e lei sarà una strega a tutti gli effetti. Andiamocene ora. Non possiamo fare più nulla qui. Siamo arrivati tardi. Vedi la perla in cima al suo bastone. È già nera. Ancora un paio di notti e il suo lavoro qui sarà terminato. Andiamo ora”

Valiant obbedì al suo saggio maestro, ma non potè fare a meno di voltarsi ancora una volta per guardare la giovane strega, la cui bellezza lo aveva estremamente colpito. Era scomparsa nell’oscurità. Il giovane raggiunse al suo maestro ma qualcuno all’orecchio gli sussurrò

“Non ti preoccupare Valiant. Quando sarà il momento ci rivedremo presto.”

Il giovane si voltò di scattò ma non trovò nessuno. Eppure sapeva benissimo chi era stato a pronunciare quelle parole.

“Quando quel momento arriverà mi troverai pronto” disse il giovane apprendista.

Lei da dietro la quercia sorrise."